Genere: Emo/Post-Rock
Raccomandato Se Vi Piace: Moving Mountains, American Football, Pele
Cominciare il secondo volume di “Low Level Owl” con una mini reprise dell’ultima, splendida, traccia del precedente lavoro, “View Of A Burning City”, personalmente a me non fate altro che dare adito a quanto detto nella scorsa recensione. Nel suo genere questa coppia di cd rappresenta tutto ciò che è sopraffino: veramente non ci sono altre parole per descriverlo. “Rooms And Garden” è la classica canzone che una volta sentita, te ne innamori perdutamente ed anche se i suoi sette e passa minuti, non la rendono un ascolto così semplice, te la godi tutta, dall’inizio alla fine, con quei feedback, la delicata voce di Christopher Crisci, il casino ricercato della batteria di Josh Baruth, tutto calza alla perfezione, anche gli effetti sonori di foglie trascinate dal vento, tutto tutto tutto TUTTO, è perfetto. Ed altri momenti come questo, è possibile riviverne ancora in questo “Low Level Owl: Volume Two”; “Strings”, evocativa e sognante che con il verso finale (“And we could hold hands, bring back the sea. And we could stand up. We could believe.”) fa sobbalzare i cuori di chiunque abbia la giusta sensibilità. I sei minuti di “Ring Out The Warning Bell”, trasudano post-rock lo-fi da tutti i pori. “Reaction” è una splendida traccia emo con i controcazzi, mentre in “The Argument” è la batteria a far da padrone per i suoi sei minuti di canzone. Un disco un pilino più strumentale del precedente, ma come quello, un capolavoro quasi irraggiungibile. Da ascoltare assolutamente.
Voto:10/10
Cominciare il secondo volume di “Low Level Owl” con una mini reprise dell’ultima, splendida, traccia del precedente lavoro, “View Of A Burning City”, personalmente a me non fate altro che dare adito a quanto detto nella scorsa recensione. Nel suo genere questa coppia di cd rappresenta tutto ciò che è sopraffino: veramente non ci sono altre parole per descriverlo. “Rooms And Garden” è la classica canzone che una volta sentita, te ne innamori perdutamente ed anche se i suoi sette e passa minuti, non la rendono un ascolto così semplice, te la godi tutta, dall’inizio alla fine, con quei feedback, la delicata voce di Christopher Crisci, il casino ricercato della batteria di Josh Baruth, tutto calza alla perfezione, anche gli effetti sonori di foglie trascinate dal vento, tutto tutto tutto TUTTO, è perfetto. Ed altri momenti come questo, è possibile riviverne ancora in questo “Low Level Owl: Volume Two”; “Strings”, evocativa e sognante che con il verso finale (“And we could hold hands, bring back the sea. And we could stand up. We could believe.”) fa sobbalzare i cuori di chiunque abbia la giusta sensibilità. I sei minuti di “Ring Out The Warning Bell”, trasudano post-rock lo-fi da tutti i pori. “Reaction” è una splendida traccia emo con i controcazzi, mentre in “The Argument” è la batteria a far da padrone per i suoi sei minuti di canzone. Un disco un pilino più strumentale del precedente, ma come quello, un capolavoro quasi irraggiungibile. Da ascoltare assolutamente.
Voto:10/10
2 commenti:
noia.
Na cifra proprio -.-
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