sabato 31 ottobre 2009

Acid Mothers Temple & The Cosmic Inferno - Anthem Of The Space



Ektro

Genere: Psychedelic/Experimental/Rock/Drone

Raccomandato Se Vi Piace: Acid Mothers Temple And The Melting Paraiso U.F.O., Kawabata Makoto, LSD March

Non mi sono mai dato alle droghe: probabilmente è per questo che non riesco a capire questo genere di musica. Il collettivo che si riunisce sotto il nome di Acid Mothers Temple & The Cosmic Inferno è giapponese, e come ben sapete mal giudico spesso le band, i progetti e gli artisti che provengono dal Sol Levante. Questo disco è praticamente stato creato ad hoc per i fattoni (che magari abbondano in Giappone, cosa che attualmente ignoro), con una sorta di cavalcata psichedelica sperimentale di 44 minuti, dove oltre ad avere (lo ammetto) un epico assolo rock nel finale, non succede granchè a meno che non si abbiano attaccati due acidi sulle tempie (oppure aver preso un po’ di acido lisergico). Meglio va con la seconda traccia, “Poppy Rock”, dove un farfisa impazzito va avanti e indietro per 10 minuti, quasi a farci capire che fine avrebbero fatto gli Who se fossero nati alla fine degli anni 80.

Dedicato a tutti quelli che vogliono farsi un trip con i controcosiddetti.


Voto:6/10

giovedì 29 ottobre 2009

Locksley - Don't Make Me Wait



Feature Records

Genere:Indie/Rock'n'roll

Raccomandato Se Vi Piace: The Fratellis, Rooney, Everybody Else, Robbers On High Street

Le copertine molte volte sono veramente infide. Sarà per il font usato, sarà per la gente in copertina, sarà per il bianco e nero, ma ero sicuro che fosse un gruppo hardcore newyorkese anni 80. Come al solito, ho fatto la mia graziosa figura barbina e appena parte la titletrack un suono brit-rock anni 60 che parte dai Beatles e finisce al nuovo indie british, tutto sole, divertimento e danze scatenate dei Fratellis o dei Robbers On High Street, so già che l'unica cosa che dovrei fare è mettere a volume alto questo disco, invitare gente e fare festa a tema per tutta la notte. Invece l'unica cosa che faccio è aprire il vostro blog di fiducia e scrivere qualcosa a riguardo; eh, ma io la capisco appieno la musica, altrochè...

Voto:6,5/10

lunedì 26 ottobre 2009

Andromelos - Andromelos



Ektro


Genere:Psychedelic/Post-Rock/Jazz

Raccomandato Se Vi Piace: Tivol, Solar Anus, Space Machine

Del Giappone, musicalmente parlando, sapete cosa ne penso. Popolo inutile + popolo frustrato + diecimila perversioni = musicaccia. Ecco, a volte per un attimo tocca ricredermi: tutto (merito?) degli Andromelos. Il loro lavoro anonimo si snoda in due semplici tracce: la prima è un enorme sfuriata di jazz psichedelico, 45 minuti di caos divertente ed allegro dove più o meno tutto può succedere mentre nella seconda traccia possiamo ascoltare 33 interminabili minuti di post-rock lentissimo con un pizzico di elettronica che fa venire sonno appena comincia il pezzo. Perché ancora non ho (quasi) insultato il Giappone? Perché ad onor del vero, la prima parte del lavoro è assolutamente godibile (sebbene non riascolterei nulla di quanto ascoltato, in quanto esula dai miei ascolti quotidiani), divertente e che mette di buonumore: una specie di colonna sonora per un happening in mezzo a parecchia gente insomma. Quindi se proprio volete farvi del male col Giappone, provate con questo. Non sia mai che vi trovo con gli occhioni stile manga in procinto di compiere qualcosa di vagamente perverso…

Voto:6/10

Silent Envy - From The Vanity Of Ashes

Autoprodotto

Genere: Pop-Punk/Keyboard Rock

Raccomandato Se Vi Piace: Panic At The Disco, Fall Out Boy, Farewell, Crash Romeo, Better Off Tomorrow, Everdae

I Silent Envy si presentano al grande pubblico con questo debutto "From The Vanity Of Ashes", prodotto dal leggendario Ryan Greene (al lavoro con NoFX e Dishwalla, tra gli altri), che ha il pregio di buttare sul fuoco 12 tracce di infuocato pop-punk ricco di tastiere che potranno far divertire l'ascoltatore. Che non ha mai sentito questa roba. Intendiamoci, i Silent Envy per essere al debutto si meritano assolutamente un elogio (o magari, per fare i maligni come sempre, l'elogio se lo merita quel signor produttore di nome Ryan Greene), i pezzi girano facilmente, orecchiabili quanto basta ("White" e "Take Your Blame For This" rimangono in testa abbastanza a lungo, lo ammetto) ma sinceramente, dopo aver sentito debutti
simili a questo lavoro (Everdae, Better Off Tomorrow, DreamState) sto cominciando a perdere attenzione riguardo a questo genere. Obiettivamente è un buon debutto, senza ombra di dubbio se andate matti per le canzoni da party pop-punk, questo album lo divorerete ma io penso di passare per stavolta; sono troppo occupato a tornare l'emo di una volta in questo periodo.

Voto:6,5/10

domenica 25 ottobre 2009

Last Days Of April - Might As Well Live

Bad Taste Records
Genere: Indie/Pop-Rock
Raccomandato Se Vi Piace: Ariel Kill Him, Starmarket

Diciamocelo apertamente. Se lo consideriamo un album dei Last Days Of April, è un brutto album. Se lo consideriamo un album di un gruppo qualsiasi il responso è abbastanza positivo. Il tempo di “Angel Youth” e di “Ascend To The Stars” è passato da un pezzo e su questo siamo tutti d’accordo: siamo d’accordo anche e soprattutto che Karl Larsson si sia addolcito, una sorta di uomo di nuovo innamorato della vita e non di quel malinconico romantico che cantava “Will The Violins Be Playing?” che a me ha sempre fatto impazzire. Certo è che Karl il suo talento ce l’ha ancora; basta prendere “Lost And Found” così triste, dolce e romantica da farti piangere non appena metti su il cd. Però poi ci sono alcuni pezzi che suonano come passi falsi, tipo il singolo “Who’s On The Phone?” e “Great White Jaws”, con quei chitarroni distorti che con la voce di Larrsson poco hanno da spartire, secondo il mio modesto parere (tranne in caso di “Hanging High”, bella canzone). Mettiamola così, sono ancora combattutissimo a dargli un parere perché a volte lo adoro e a volte mi resta indifferente. Quindi perché non mi scrivete voi cosa ne pensate?
Voto:6,5/10 (per ora)

Up

Genere: animazione, 3D

Si davvero molto carino e divertente; evviva le giovani marmotte, gli scoiattoli e gli struzzi in tecnicolor ma io preferisco i robot.

Voto:7

*il cortometraggio prima del film merita un 10 e lode, piangevo dal ridere, croce sul cuore.

martedì 20 ottobre 2009

This Bike Is A Pipe Bomb - Front Seat Solidarity


Plan-It X Records/No Idea Records
Genere: Country-Punk

Raccomandato Se Vi Piace: Defiance,Ohio , Ghost Mice, Andrew Jackson Jihad, 500 Miles To Memphis

Ascoltare roba No-Idea i tre quarti delle volte, vuol dire riconciliarmi pienamente con la mia barba. Ed è così anche con i This Bike Is A Pipe Bomb, lavoro edito in precedenza per la propria Plan-It X Records, i quali con il loro country-punk risvegliano in me una voglia americana di fare party per tutta la notte. I loro testi si concentrino soprattutto sul lato pacifista degli americani e sull'eguaglianza di ogni razza quindi sotto sotto questi This Bike Is A Pipe Bomb (nome che gli ha procurato più di un guaio con la polizia, a loro ed ai loro fan, a giudicare dalle storie che si leggono online) sono vagamente anche hippie. Ma a me piacciono soprattutto per la classica irriverenza e ruvidezza targata No Idea, dove il suono country standard viene miscelato ad un punk rock semplice ma efficacissimo, capace di creare canzoni come “Body Count”, “A Hundred Dollars” e “Forgotten Not Gone” che assieme al resto di “Front Seat Solidarity” creano un atmosfera festosa e giocosa che unita ai bei testi, contribuisce a rendere la serata sempre più gradevole di quanto sia già.
Voto:7/10

lunedì 19 ottobre 2009

The Queers - Beat Off


Lookout Records/Asian Man Records
Genere: Pop-Punk
Raccomandato Se Vi Piace: Screeching Weasel, Ramones, Green Day

Ho già parlato in precedenza dei Queers e del loro ultimo album “Munki Brain” e di quanto mi sia piaciuto risentire nel 2009 un po' di sano pop punk ramonesiano che spopolava negli anni 90. Per questo ora mi trovo solo che a parlar bene di un album come “Beat Off”, dato che se non è pop-punk puro questo, io correrò in giro per l'Italia di casa in casa, per far conoscere il vero pop-punk. Ma bando alle ciance, e diamo qualche breve e concisa informazione su questo lavoro: correva il 1994, i Queers stavano scalando pian piano la scala del successo (underground ma la fama almeno se la sono guadagnata) dopo già dodici anni di onoratissima carriera e con “Beat Off”, prodotto dalla coppia Mass Giorgini/Ben Weasel (“omaggiato” in Ben Weasel) degli Screeching Weasel, si apprestavano a creare un classico targato Lookout (ristampato nel 2007 per la Asian Man con l'aggiunta di “My Old Man's A Fatso”, cover degli Angry Samoans) dove cominciava tra l'altro a farsi notare un sottile amore per gli anni 60, manifestatosi in questo disco con la cover di “Mirage” dei Tommy James & The Shondells e poi esaltato tempo dopo nei dischi futuri. Imprescindibile.
Voto:8/10

sabato 17 ottobre 2009

The Ponys - Turn The Lights Out

Matador
Genere: Indie
Raccomandato se vi piace: The Raconteurs, The White Stripes, The Dirtbombs, The Von Bondies, Arcade Fire
A parte la notevole copertina, questo terzo disco dei Ponys in me non ha suscitato alcunchè. Si tratta, per chi non li conosce, di un indie garage sulla scia di band come Dirtbombs o primi White Stripes o addirittura The Deadly Snakes per intenderci, dove la ruvidezza, la passione per il rock anni 60 e le atmosfere solari la fanno da padrone. Ecco perchè magari ho apprezzato decisamente tracce come “1209 Seminary” o “Harakiri” che sono un pilino più oscure ma che comunque non saziano la mia sete di nuova e bella musica. Ai fan del genere piacerà. A NME pure, e parecchio. A me no. Quindi se volete pescate i dischi degli artisti sopraccitati e troverete di meglio.
Voto:6/10

venerdì 16 ottobre 2009

KTP - Rockers


Zero Youth Records
Genere: Punk
Raccomandato Se Vi Piace: Brutally Frank, Dead City Shakers
Oddio non potete nemmeno capire la gioia che provo scrivendo questa recensione dopo un mese e mezzo di tempo.Sembrava una battuta, guardando il tutto a posteriori, dicendo che saremmo tornati attivi e avremmo postato (almeno me medesimo) praticamente quasi giornalmente per poi ripostare dopo tutto questo tempo. Svelo subito l'arcano: avevo il pc in panne (la scusa più banale è sempre la più reale). Dio solo sa quanto ho provato in ogni modo a recensire qualcosa di nuovo, ma per un motivo o per un altro non ho potuto postare nulla.
Niente.
Nemmeno una A.
O una recensione con scritto mi fa schifo.

Quindi capirete anche voi, che ora mi sento felicissimo, sono una pasqua e posso solo sperare che domani non mi si succeda di nuovo una cosa del genere, sennò non è ironia della sorte, ma una qualche sorta di karma negativo.Ma non importa sono qui e questo è tutto ciò che importa.
Sono tentato dal lasciarmi andare ed esprimermi per emoticon per la maggior parte del tempo in cui scriverò questa recensione ma non lo farò perchè potrei diventare tedioso e finto giovanile.Quindi, che bello poter scrivere qui su The Guilty Agenda.
Voto:10/10
Ah, scusate.

Il cd dei KTP?
E'punk.
Fatto male.
Fa schifo.
XD

Voto:3/10

sabato 3 ottobre 2009

Zombie self defence force



Spesso narro di film con deliri e sceneggiature al limite della totale casualità, ma oggi ho deciso di presentarvi questo film che è riuscito a ottenere un suo piccolo culto un po' in tutto il mondo.
Certo, si sa, i giapponesi qualche rotella fuori posto cel'hanno ed ecco quindi cosa succede quando uno sceneggiatore totalmente pazzo incontra un regista altrettanto fuori di mente.
Dopo una breve intro totalmente fuori luogo tanto da sembrare una dichiarazione di guerra o un comunicato dittatoriale (in realtà sembrerebbe un ironica presa per il culo a George Romero o un finto tributo a quest'ultimo e un grazie sentito all'America) inizia il putiferio, e davvero succede di tutto.
Alieni che si schiantano contro un photoshoppatissimo monte Fujiama, scatendando un ondata verde maligna che risveglia i morti seppelliti in una foresta adiacente dove, la idol fregna di turno sta facendo un servizio fotografico con la troupe, una pattuglia di militari disarmati e un paio di malavitosi yakuza stanno facendo ognuno i fatti loro, ah!non dimentichiamoci della famigliola con la casa in montagna con il pavimento incelofanato per evitare di sporcare la preziosissima moquette di zia Otsu.
Frulliamo quindi alieni, zombie, e perchè no? Cyborg e fantasmi di militari giapponesi ed ecco il risultato, un'ora e mezza di assoluto delirio, il tutto impreziosito dalla comparsa di un feto zombie che si sposta come il miglior tarzan grazie all'ausilio del cordone ombelicale.
Dopo ripetute proiezioni, la domanda però in fondo è, ma questo film è veramente una merda così eclatante (consiglio vivamente però di vederlo, non fraintendetemi, le risate sono assicurate e garantite) oppure è stato fatto male di proposito?!?!
A critici più esperti l'ardua sentenza, a mio avviso è uno dei migliori film brutti mai realizzati grazie al quale tutt'oggi mi spiscio dal ridere.

Voto: 8,5