Tent Show, 2007
genere: alternative / country-folk / rock
Tracklist
01. Boy Decide
02. One More Notch
03. Dead Men And Sinners
04. Brother
05. Dynamite Mine
06. The Organ Grinder
07. Sometimes The Line Walks You
08. Raw Deal
09. The Big Sleep
10. Shiola
11. Steam Rising
12. The Devil Drives
Questo album è una discesa agli inferi. No, non c'è da spaventarsi, niente death metal o cori apocalittici.
La passeggiata nell'inferno sta nei testi, chiaramente ispirati alla Divina Commedia di Dante. Dodici ritratti di peccati e peccatori, accompagnati da sonorità cupe e di sapore "gotico americano" (se avete presente quel dipinto, siete già a cavallo. Ma per rendere le cose più facili, eccolo), il quasi onnipresente violoncello e una batteria martellante.
Ci sono echi del profondo sud, di Johnny Cash e il Nick Cave più country / blues, più decadente, senza dimenticarci di Tom Waits e dei suoi personaggi ai limiti della società. Influenze sapientemente apprese e rimescolate dai Murder By Death nello scorrere delle tracce.
Boy Decide è una galleria di tipologie umane, con una esortazione a decidere di dare una forma alla propria esistenza, anche se è ormai tardi. One More Notch pare quasi uscita da un film dell'orrore, con la sua intro inquietante di violoncello. Intro che, però, sfocia in ritmiche da tango e liriche ispirate al secondo cerchio dell'Inferno, quello della lussuria. Dead Men And Sinners sembra uno di quei canti di pirateria, con tanto di clangori di catene disseminati qua e là. Brothers, più movimentata, parla di legami familiari e profonde diversità tra gli individui che ne sono legati (I know there's better brothers, but you're the only one that's mine), e così via, scorrendo di traccia in traccia, si scoprono storie "maledette" e ironiche, dal sapore agrodolce e disperato, fino al climax di The Devil Drives, ultima traccia, che sembra trarre le fila dell'intero lavoro, con una conclusione amara, ma non per questo priva di speranza (We've made mistakes that we can't change, but there's still time to start again).
Un lavoro superbo, a tratti ambizioso, ma perfettamente riuscito. I Murder By Death, e in particolare questa loro terza fatica, sono assolutamente da tenere d'occhio. Certo, un genere un po' "di nicchia", quello che propongono, ma sicuramente suggestivo e ricco di spunti e citazioni interessanti.
voto: 8/10
(sì, a differenza del capo io sò buona :°°°D)
3 commenti:
non mi ero mai interessata più di tanto ai murder by death, ma questo credo che lo scaricherò :D
ahaha fallo, perchè sono bravissimi *-*
Sono una bomba, ma questo non l'ho ancora sentito.
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