venerdì 15 maggio 2009

Secondhand Serenade - Awake

Warner/Glassnote Records
Genere: Acoustic
Raccomandato Se Vi Piace: Dashboard Confessional, The Spill Canvas, tutti i clichè della scena “emo”

Sapevo che il momento dei cd brutti della stagione sarebbe arrivato.E questo è ciò di peggio mi potesse capitare sottobraccio.
Sì, lo so che poverino, Secondhand Serenade (vero nome, John Vesely) non c’entra molto, dato che le canzoni altro non sono che le serenate (qui si spiega il monicker) che ha scritto per la moglie e che quindi sono la cosa più detestabilmente melensa della Terra, però c’è un limite a tutto.
A parte sentire in più di una canzone frasi come “I was born to tell you I love you” o “I need you” vari, che potrebbero condire ampiamente il corollario di frasi fatte di una Smemoranda adolescenziale, vedere questo ragazzone di 28 anni idolatrato dai ragazzini, come il vero cantautore emo, no, non ci sto.
Non si chiama Christopher Ender Carrabba.
Non si chiama Jonah Matranga.
Non si chiama Mike Kinsella.

Si chiama John Vesely.
Ed è più letale dei tre qui sopra.Se non altro, il magnifico trio, non scrive canzoni così anonime e bubblegum che al sesto ascolto ti convincono a dire “…Vabbè però non è proprio malissimo…”.Da evitare, come la peste, per non rimanere invischiati nel nulla cosmico che è la scena “emo” per un adolescente standard.
Voto:2/10

1 commento:

Polaris ha detto...

era da tempo che non ne scrivevi una così carina..
ne sono sempre più convinta; devi recensire cd brutti, perciò mi accingo a consigliarti quello che di più brutto ho sentito io negli ultimi mesi:
Into dei The rasmus.