Asian Man Records
Genere: Pop-Punk
Raccomandato Se Vi Piace: Screeching Weasel, Squirtgun, The Riverdales, Teenage Bottlerocket, Green Day, The Mr.T Experience, Groovie Ghoulies, The Ramones
Negli anni 90, per chi non lo sapesse, partì una vera e propria corrente di revival pop-punk, che prendeva spunto direttamente dai tre-accordi-tre suonati dai Ramones e dalle melodie surf-pop dei Beach Boys: Screeching Weasel, The Queers, The Mr.T Experience, Groovie Ghoulies, The Travoltas e molti altri, furono alcuni dei gruppi che hanno fatto parte (o ne fanno tuttora parte) di questa scena che si sviluppò maggiormente in USA e in tutta Europa, dove ancora permane l’amore per il punk semplice, melodico e ancora grezzo. Ed ecco che quindi non sono esterrefatto ad ascoltare quest’ultima uscita della band di Joe Queer: il tempo passa per tutti, quindi è naturale che si sia persa man mano la carica punk, la sua naturale ruvidezza ma non l’attitudine. Canzoni come “Houston We Have A Problem”, “Tangerine” (in puro stile Screeching Weasel, dato che l’autore del testo è Ben Weasel), “Girl About Town” (una cover di Helen Love), “Something In My Heart” e la ballata a due voci, assieme a Lisa Marr già nei cub e nei Buck, “Brian Wilson”, la cui dichiarazione d’intenti è quasi una dichiarazione d’amore, lasciano comunque capire che il talento dei Queers è sempre lo stesso. Bentornati allora.
Raccomandato Se Vi Piace: Screeching Weasel, Squirtgun, The Riverdales, Teenage Bottlerocket, Green Day, The Mr.T Experience, Groovie Ghoulies, The Ramones
Negli anni 90, per chi non lo sapesse, partì una vera e propria corrente di revival pop-punk, che prendeva spunto direttamente dai tre-accordi-tre suonati dai Ramones e dalle melodie surf-pop dei Beach Boys: Screeching Weasel, The Queers, The Mr.T Experience, Groovie Ghoulies, The Travoltas e molti altri, furono alcuni dei gruppi che hanno fatto parte (o ne fanno tuttora parte) di questa scena che si sviluppò maggiormente in USA e in tutta Europa, dove ancora permane l’amore per il punk semplice, melodico e ancora grezzo. Ed ecco che quindi non sono esterrefatto ad ascoltare quest’ultima uscita della band di Joe Queer: il tempo passa per tutti, quindi è naturale che si sia persa man mano la carica punk, la sua naturale ruvidezza ma non l’attitudine. Canzoni come “Houston We Have A Problem”, “Tangerine” (in puro stile Screeching Weasel, dato che l’autore del testo è Ben Weasel), “Girl About Town” (una cover di Helen Love), “Something In My Heart” e la ballata a due voci, assieme a Lisa Marr già nei cub e nei Buck, “Brian Wilson”, la cui dichiarazione d’intenti è quasi una dichiarazione d’amore, lasciano comunque capire che il talento dei Queers è sempre lo stesso. Bentornati allora.
Voto:7/10
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