Genere: Rock
Raccomandato Se Vi Piace: Wolfmother, The Mess Holes, The Drones, Jane’s Addiction
Due domande balzeranno alla vostra mente.La prima è: che fine avete fatto? Siete morti? Due settimane per una recensione?La risposta è che, io fino alla fine di agosto non sarò eccessivamente presente sul sito, però cercherò di non far sentire parecchio la mia mancanza e posterò, a volte di più, a volte di meno, delle recensioni.La seconda è: che cavolo fanno i Wolf & Cub?La risposta è: me lo chiedo anche io.Nel senso, che senso ha scimmiottare i Wolfmother, o qualunque altro gruppo australiano (dato che dai Silverchair ai Silversun Pickups, la fantasia regna sovrana, e non è un caso che ho postato questi due monicker) che si rifà alle sonorità un po’ psichedeliche e hard rock anni 70, se poi tiri fuori un disco noioso come questo “Vessels” dove addirittura i pezzi in alcune occasioni, travalicano la linea standard dei quattro minuti di formato canzone, fino ad arrivare ai sette minuti e ventisette di “Kingdom”, dove l’idea di temperarmi il cervello, è risultata di gran lunga gradevole, rispetto all’ascolto di questo disco?Perché fare una cosa del genere?Perché?Boh, io non comprendo, e vado oltre.
Voto:4/10
Due domande balzeranno alla vostra mente.La prima è: che fine avete fatto? Siete morti? Due settimane per una recensione?La risposta è che, io fino alla fine di agosto non sarò eccessivamente presente sul sito, però cercherò di non far sentire parecchio la mia mancanza e posterò, a volte di più, a volte di meno, delle recensioni.La seconda è: che cavolo fanno i Wolf & Cub?La risposta è: me lo chiedo anche io.Nel senso, che senso ha scimmiottare i Wolfmother, o qualunque altro gruppo australiano (dato che dai Silverchair ai Silversun Pickups, la fantasia regna sovrana, e non è un caso che ho postato questi due monicker) che si rifà alle sonorità un po’ psichedeliche e hard rock anni 70, se poi tiri fuori un disco noioso come questo “Vessels” dove addirittura i pezzi in alcune occasioni, travalicano la linea standard dei quattro minuti di formato canzone, fino ad arrivare ai sette minuti e ventisette di “Kingdom”, dove l’idea di temperarmi il cervello, è risultata di gran lunga gradevole, rispetto all’ascolto di questo disco?Perché fare una cosa del genere?Perché?Boh, io non comprendo, e vado oltre.
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