Con la merdosa ascesa di Grandi Fratelli, Isole dei Famosi e altre stronzate dei piccoli schermi, come poteva il cinema rimanere inerme?
E quindi tac, ecco un altro film europeo che ha come soggetto un reality show.
Nove inetti di estrazione sociale di ogni tipo (una tossica, un prete, un poliziotto, un rapper in erba e altri falliti) si ritrovano in una grande casa vuota dopo essere stati sedati (mah, mi ricorda qualcosa...). Parte un messaggio registrato che dice che ne rimarrà soltanto uno (sempre più originale!), e chi rimane vivo per ultimo si becca una cosa come cinque milioni di sterline o euro o dollari, non mi ricordo.
Il peggio è che si cerca anche di portare alla luce temi sociali tramite i rapporti dei mitici nove, analizzando le eventuali differenze sociali tra i personaggi, e lo si fa con una capacità tale che il Mago Gabriel non saprebbe fare di meglio! Oh certo, il tutto condito da una alquanto dubbia recitazione! Un incrocio europeo mal riuscito tra My Little Eye e Saw II. Capisci dopo sei minuti che hai già visto qualcosa di (troppo) simile, e procedi a guardare il film per inerzia, giusto perchè ormai hai iniziato...
Worst Squallid Moments:
ce ne sono un sacco, tra cui la prima morte del film e il modo in cui avviene;
il tentativo di moralization sul fatto che tutti ricorrono all'alcool quando si manifestano dei problemi, mostrando però come riesce in qualche modo a unire tutti (in più la canzone sotto fa sembrare tutto uno squallido videoclip);
la traduzione in italiano del pezzo del rapper nero.
Una cosa abominevole.
"[...] Io faccio fuori gli sbirri inermi,
sono la rabbia e mi chiamo Al B
e se vinco io mi vedrai in giro con l'Audi TT,
devi uscire con la pistola,
questa è la via ed è la sola [...]"
Voto: 2.5/10
Lo stesso sprecar parole per tale film è un'inutilità estrema, ma siccome sono un personaggio alquanto inutile, tutto ciò è pane per i miei stanchi denti.