Island
Genere: Pop-Punk/Pop-Rock
Raccomandato Se Vi Piace: Panic! At The Disco, Mayday Parade, Cobra Starship, Midtown, The Academy Is…
Mi duole ammetterlo, anche se arrivo abbastanza in ritardo, ma questo disco dei Fall Out Boy è veramente molto carino e ben fatto. Mi duole ammetterlo, per un atavico odio che ho nei confronti di quella creatura chiamata Pete Wentz, da quando senza motivo apparente, cambiò la canzone “Quiet Before The Storm” da cd a cd (da “Fall Out Boy’s Evening Out With Your Girlfriend” a “Take This To Your Grave”), aggiungendoci una serie di urlati spropositati e assolutamente modaioli (cosa che comunque qui fa in una sola canzone, ovvero “The Carpal Tunnel Of Love”), ma alla fine devo cedere al pensiero oggettivo: ormai i Fall Out Boy, hanno monopolizzato la scena pop-punk, portando una serie esasperata di gruppi (Panic!At The Disco,Mayday Parade, So They Say, eccetera, eccetera, eccetera) a copiarli in un modo o nell’altro. E se vengono copiati da tutti, un motivo deve anche esserci (ecco perché la brutta copia dei Dari, quelli di Bambolina Elettrica, per capirci, non sono stati cagati da nessuno). A sentire “Infinity On High”, il motivo è questo: una serie di canzoni, che nel bene o nel male, entrano in testa e lì rimangono, come i singoloni da loro lanciati. “This Is Ain’t A Scene, It’s An Arms Race” col suo fare hippoppettone è ipnotica, idem lo spannung finale di “The Take Over, The Break’s Over” e la velata malinconia di “Thnks Fr Th Mmrs”. Tutti brani correlati di video, accattivanti e molto divertenti, questo è vero, ma che ti costringono a vedere la finta belloneria del signor Wentz e la cosa è poco accettabile per me: punti di vista che comunque, vanno al di fuori della recensione del disco, sia chiaro. Per quanto riguarda “Infinity On High” ha decisamente molti momenti sì e pochissimi no (“Golden”, brano lento inutile): i fan del pop-punk ottimamente suonato, potrebbero impazzire per canzoni come “The (After) Life Of The Party”, “The Carpal Tunnel Of Love” ed “Hum Hallelujah” dove è possibile sentire un piccolo reprise di “Hallelujah” di Leonard Cohen, che sinceramente, rappresentano un nuovo passo in avanti nell’evoluzione del pop-punk, ormai indiscutibilmente incollato al pop-rock. Da ascoltare sicuramente.
Genere: Pop-Punk/Pop-Rock
Raccomandato Se Vi Piace: Panic! At The Disco, Mayday Parade, Cobra Starship, Midtown, The Academy Is…
Mi duole ammetterlo, anche se arrivo abbastanza in ritardo, ma questo disco dei Fall Out Boy è veramente molto carino e ben fatto. Mi duole ammetterlo, per un atavico odio che ho nei confronti di quella creatura chiamata Pete Wentz, da quando senza motivo apparente, cambiò la canzone “Quiet Before The Storm” da cd a cd (da “Fall Out Boy’s Evening Out With Your Girlfriend” a “Take This To Your Grave”), aggiungendoci una serie di urlati spropositati e assolutamente modaioli (cosa che comunque qui fa in una sola canzone, ovvero “The Carpal Tunnel Of Love”), ma alla fine devo cedere al pensiero oggettivo: ormai i Fall Out Boy, hanno monopolizzato la scena pop-punk, portando una serie esasperata di gruppi (Panic!At The Disco,Mayday Parade, So They Say, eccetera, eccetera, eccetera) a copiarli in un modo o nell’altro. E se vengono copiati da tutti, un motivo deve anche esserci (ecco perché la brutta copia dei Dari, quelli di Bambolina Elettrica, per capirci, non sono stati cagati da nessuno). A sentire “Infinity On High”, il motivo è questo: una serie di canzoni, che nel bene o nel male, entrano in testa e lì rimangono, come i singoloni da loro lanciati. “This Is Ain’t A Scene, It’s An Arms Race” col suo fare hippoppettone è ipnotica, idem lo spannung finale di “The Take Over, The Break’s Over” e la velata malinconia di “Thnks Fr Th Mmrs”. Tutti brani correlati di video, accattivanti e molto divertenti, questo è vero, ma che ti costringono a vedere la finta belloneria del signor Wentz e la cosa è poco accettabile per me: punti di vista che comunque, vanno al di fuori della recensione del disco, sia chiaro. Per quanto riguarda “Infinity On High” ha decisamente molti momenti sì e pochissimi no (“Golden”, brano lento inutile): i fan del pop-punk ottimamente suonato, potrebbero impazzire per canzoni come “The (After) Life Of The Party”, “The Carpal Tunnel Of Love” ed “Hum Hallelujah” dove è possibile sentire un piccolo reprise di “Hallelujah” di Leonard Cohen, che sinceramente, rappresentano un nuovo passo in avanti nell’evoluzione del pop-punk, ormai indiscutibilmente incollato al pop-rock. Da ascoltare sicuramente.
Voto:8/10
6 commenti:
fatte meno canne Martini...
è un cd semi brudal
addirittura 8? :D
a me non è piaciuto, boh.
A me invece è piaciuto, anche se come ho ribadito, non mi stanno per nulla simpatici.
E' un bel disco, tutto qui :D
ahm ahm...certo...certo valerio....certo.....
ti vogliamo tutti bene lo stesso....tutti.....si.......
:D
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