Terzo volume di inediti da parte degli artisti della Deep Elm, con una serie di bellissime tracce inspiegabilmente mai messe sul mercato fino ad ora. Se io esalto a dovere un etichetta del genere, è perché ha mantenuto questa splendida iniziativa molto nineties anche nel 2000 (anche se, badate bene, li ha resi disponibili solo in formato digitale), ossia quello di mettere a disposizione dei fan, materiale che pochissimi avranno sentito, oggetti di culto per i veri fan della band di cui è disponibile il pezzo oppure un modo per conoscere, magari non con i brani migliori, gli altri gruppi dell’etichetta. E diciamo che qui, i gruppi migliori della Deep Elm, la fanno da padroni: primi su tutti i Benton Falls, con una struggente “Zinfandel Dream” e i Sounds Like Violence con una inconfondibile “Loveless”, prova che la band svedese ormai ha praticamente impresso su ogni canzone, un vero e proprio marchio di fabbrica. A seguire i Burns Out Bright con una carina “Halo”, una bella versione acustica di “Pagansong” degli Small Arms Dealer, “Transparent Jellyfish” degli Slowride, la dolcissima “13.33.17” dei Race Car Riot e la devastante “Shoulder” dei Desert City Soundtrack. Eleven Minutes Away (non l’avrei mai detto…), Dead Red Sea e Camber (ormai ogni canzone mi sembra sempre monocorde, stile “Holloweed Out”) sono le band da ascoltare distrattamente senza troppi fronzoli, dato che le loro canzoni non regalano nulla all’ascoltatore. A breve l’appuntamento con il quarto volume.
Voto:7,5/10
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