Parlare di un album che si astrae completamente dai miei classici canoni musicali, è una sfida che mi sono sempre posto dal principio. Confrontarsi con il diverso, con la musica strana, difficilmente decifrabile, o se decifrabile, poco appetibile nei confronti del grande pubblico, o forse solamente degli strani gusti artistici del sottoscritto. E, scrivendo confrontarsi con il diverso, non intendevo dire diverso in termini razzisti, dato che questo è un collettivo quasi interamente afroamericano, ma perché suonano decisamente un tipo di musica che poco si sente ai giorni nostri. Forse i fan della Ninja Tune, non saranno d’accordo con me, che vengo totalmente da un mondo diverso, ma di afrobeat o di funk non ci capisco una sega, per tagliare la testa al toro. Detto questa, ormai tradizionale, frase posso affermare che nonostante io sia un neofita di questa musica che proviene da una certa blaxploitation da film porno anni 70/80 e che la traccia “Beaten Metal”, sia fondamentalmente sano e puro eargasm, questo cd non è scadente, anche se in alcune tracce perde il mordente danzereccio iniziale (“Hillo”, “Age”). Fatto proprio per ballare in un ghetto anni 70.
Voto:6,5/10
Voto:6,5/10
2 commenti:
Ghetto anni '70, eh?
Piacerebbe sicuramente ad alcune mie amiche.
XD
Ciao!
Ottimo, allora consiglialo :D
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