Autoprodotto
Genere: Pop-Rock
Raccomandato Se Vi Piace: Copeland, Maxeen, Something Corporate, Cool Hand Luke, Mae
Ok i Dream State hanno sinceramente un talento fuori dal comune. Ho recentemente trovato e ascoltato più e più volte questo loro primo lavoro intitolato “Something To Believe In” e l’ho trovato veramente delizioso. Una bravura che purtroppo dalle notizie che mi giungono direttamente dal gruppo (hanno appena finito di registrare il nuovo disco ma chiedono un aiuto ai fan di prestargli un po’ di soldi per poter pagare il produttore e poter distribuire il loro lavoro) non è presa assolutamente in considerazione dalla scena americana, dato che dopo due ottimi dischi (questo e il seguito che è “A Place To Rest My Head”) si trovano ancora senza etichetta. Sono cose che mi fanno girare le palle. Tornando al disco, questo è un ottimo esempio di pop-rock/nu-emo pianistico suonato come si deve, nessuna traccia è fuori posto qui: la voce femminile in “Something To Believe In” è relegata a fare da backing vocals in alcune tracce, al contrario del ruolo da protagonista che aveva nel successivo album, e tutto il lavoro risulta molto più rock del secondo. Si avvicinano terribilmente in territori sconfinati da gente del calibro di Mae, Something Corporate, Jack’s Mannequin e Cool Hand Luke ma lo fanno con notevole passione e grandissima qualità: alcune tracce (“Don’t Walk”) potrebbero tranquillamente essere delle grandissime b-sides di “Leaving Through The Window” mentre “Change”, potrebbe essere la traccia perfetta dei Mae meno eterei. Un cd veramente suonato come Cristo comanda. Solo questo ho da aggiungere.
Genere: Pop-Rock
Raccomandato Se Vi Piace: Copeland, Maxeen, Something Corporate, Cool Hand Luke, Mae
Ok i Dream State hanno sinceramente un talento fuori dal comune. Ho recentemente trovato e ascoltato più e più volte questo loro primo lavoro intitolato “Something To Believe In” e l’ho trovato veramente delizioso. Una bravura che purtroppo dalle notizie che mi giungono direttamente dal gruppo (hanno appena finito di registrare il nuovo disco ma chiedono un aiuto ai fan di prestargli un po’ di soldi per poter pagare il produttore e poter distribuire il loro lavoro) non è presa assolutamente in considerazione dalla scena americana, dato che dopo due ottimi dischi (questo e il seguito che è “A Place To Rest My Head”) si trovano ancora senza etichetta. Sono cose che mi fanno girare le palle. Tornando al disco, questo è un ottimo esempio di pop-rock/nu-emo pianistico suonato come si deve, nessuna traccia è fuori posto qui: la voce femminile in “Something To Believe In” è relegata a fare da backing vocals in alcune tracce, al contrario del ruolo da protagonista che aveva nel successivo album, e tutto il lavoro risulta molto più rock del secondo. Si avvicinano terribilmente in territori sconfinati da gente del calibro di Mae, Something Corporate, Jack’s Mannequin e Cool Hand Luke ma lo fanno con notevole passione e grandissima qualità: alcune tracce (“Don’t Walk”) potrebbero tranquillamente essere delle grandissime b-sides di “Leaving Through The Window” mentre “Change”, potrebbe essere la traccia perfetta dei Mae meno eterei. Un cd veramente suonato come Cristo comanda. Solo questo ho da aggiungere.
Voto: 8,5/10
5 commenti:
davvero bravi, mi ricordano molto come hai detto mae e jack's mannequin.
credo che te li richiederò a breve :D
carini loro *-*
Sono fantastici.
Dico sul serio.
infatti se riesco a beccarti su slsk me li scarico molto volentieri :D
Eh se non erro poi sono abbastanza tosti da trovare su slsk.
Te li do volentieri.
Massennò.
Perchè non ti porti una pennetta USB alla prossima sessione di D&D?
Posta un commento