Genere: mele caramellate, batuffoli di zucchero a velo rosa, lecca lecca alla ciliegia, commedia romantica, gne-gne, lieto fine.
Un film zuccheroso assolutamente privo di spessore, una commediola noiosa e scontata, un ammasso di luoghi comuni su entrambi i sessi così spaventosamente logori, superficiali e plastificati che piu' non si poteva umanamente fare.
Unica consolazione è che tempo due mesi Gigi finirà sola nel suo squallido monolocale abbarbicata al classico barattolone Sammontana piagnucolando mente guarda Via col Vento, alternando palate di gelato alla deflorazione da parte di uomini a casaccio ma stavolta senza nemmeno l'amico simil-gay a cui confidare i suoi enigmatici conflitti interiori.
Vent'anni dopo sarà pensionata, sola, a badare a 44 gatti in fila per sei.
Alex è rinsavito entro breve tempo dopo che qualcuno gli ha fatto notare che no, 35 telefonate al giorno non sono normali e che si, la sua ragazza è una colica di dimensioni epiche.
A quel punto si è finto gay ha mollato Gigi ed è scappato alle Hawaii con la biondona che l'ha preso a mazzate al videogioco verso la metà del film.
La Aniston si sposerà col ragazzo ma lui tempo un anno la tradirà con la Johansson, (che gentilmente si presta al ruolo di meretrice di turno), fino a renderla piu' cornuta di un cesto di lumache, ma cionondimeno lei fingerà che tutto vada bene perchè, nel tentativo di non vedere i perizomi interdentali alla menta piperita sparsi per la casa, si è data ai seminari sulla Bibbia durante i quali il parroco le ha ribadito che Dio non fa entrare i divorziati in paradiso a meno che questi non abbiano opportunamente condonato presso la Banca del Signore.
Quell'altra che sembra Demi Moore dopo un botox party era già acida da sposata e probabilmente ora finirà a sfogare la sua carica sessuale repressa facendo la mistress in qualche club sadomaso.
Voto: 4
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