Raccomandato Se Vi Piace: Mono, Stars Of The Lid, Mogwai, The Album Leaf
mercoledì 26 agosto 2009
Eluvium - Copia
Raccomandato Se Vi Piace: Mono, Stars Of The Lid, Mogwai, The Album Leaf
martedì 25 agosto 2009
Biirdie - Catherine Avenue
Love Minus Zero Recordings
Genere: Pop-Rock
Raccomandato Se Vi Piace: Dreamstate, House Of Fools, The High Water Marks, Hello,Blue Roses
Vi presento i Biirdie. Terzetto (due uomini e una ragazza) proveniente da Los Angeles, i Biirdie si cimentano in un pop-rock dalle influenze folk e 60’s dal sound così rilassato e felice, che porta alla mente i quasi labelmates House Of Fools. Ho detto quasi labelmates, perché il disco “Catherine Avenue” è stato rilasciato sulla Love Minus Zero Recordings, una imprint della Drive-Thru, dedita a scenari musicali un po’ più folkeggianti e intimisti, come nell’ovvio caso di questi Biirdie, qui al loro secondo lavoro. E al secondo lavoro, la band centra il bersaglio con un disco che potremmo dire, brilli da solo di luce propria: sì perché, è difficile trovare qui una canzone veramente brutta, dato che l’alternarsi delle due voci, quella maschile, quasi stereotipata su quella dell’idolo folk del nuovo millennio, Conor Oberst e una voce femminile, che (sembra una gag ma non lo è) si avvicina moltissimo al timbro di Maria Taylor, tengono l’ascoltatore con l’orecchio in costante fermento, sempre pronto a seguire i gioiosi intrecci vocali che sono la cosa più sixties che voi possiate mai ascoltare (“LA Is Mars”, “Catherine Avenue” ma soprattutto “Who Were You Thinkin’ Of” condita anche dall’immortale farfisa). Un disco che non rivoluziona, anzi, prende in prestito parecchi attributi da vari artisti ma che almeno risulta godibilissimo dall’inizio alla fine, senza annoiare e permettendo anche più di svariati ascolti.
Voto:7/10
lunedì 24 agosto 2009
Brutally Frank - One For The Road
Raccomandato Se Vi Piace: Dead City Shakers, Sick City Daggers, Corpse Show Creeps
Tempo fa, della Zero Youth Records, ho recensito il primo lavoro dei Dead City Shakers “Ship Of Beggars”. Il lavoro, anche se non originalissimo, era buono, si sapeva far ascoltare e anche apprezzare. Ecco, questo discorso con i Brutally Frank non si può davvero fare. Il disco non è originale, ma proprio per niente, originale quanto il significato dietro i tatuaggi con le stelline sulle pin-up, quanto la Polystation 3 o addirittura quanto la batteria del mio cellulare, che muore ogni due per tre. Si tratta di psychobilly grezzo, americano con canzoni graziose come “Corazon Del Diablo” (a dire il vero, è un pezzo che definirlo bomba è riduttivo) dove un contrabasso impazzito, una batteria non da meno e una voce devastata da alcool e fumo danno fiato a qualcosa di già sentito e risentito. Per quelli che proprio non ce la fanno a non sentire qualcosa con il contrabasso che spara accordi a velocità inaudita e capelli che sfidano la gravità da prima che nascesse il visual key.
Voto:3/10
Ted Leo & The Pharmacists - Living With The Living
Genere: Power-Pop/Indie/Pop-Punk
Raccomandato Se Vi Piace: The Dismemberment Plan, The New Pornographers, The Hold Steady, Pretty Girls Make Graves
Ted Leo continua imperterrito la sua cavalcata, peraltro signorile, sull’onda del power-pop punkeggiante, tanto caro alla sua ex etichetta (ex in tutto e per tutto, dato che ormai la Lookout che esiste tuttora, è una sorta di tomba aperta dove tutti vanno a pisciarci sopra), con questo quinto album “Living With The Living”, il primo uscito per la Touch And Go. Ted (fratello del, meno famoso, Chris Leo dei sublimi Van Pelt) in questo disco aggiunge al già ricco panorama della sua carriera, molti temi sociali nei suoi testi e un attitudine (più che in passato) quasi combat alla sua musica…Regà, a me sto disco mi è piaciuto, è un buon album di power-pop-punk, ma veramente sono a corto di idee.
Dovrò riprendere il ritmo, può darsi.Ascoltate e via.
venerdì 7 agosto 2009
Fragile
Un'infermiera premurosa, troppo, una bambina morta, ossa che si spaccano, tubature che scricchiolano, trombe delle scale, ascensori che precipitano, urla inquietanti e l'immancabile pioggia tipica delle produzioni spagnoleggianti.
Davvero un bel film che tiene sempre col fiato sospeso senza cadere nel banale.
Voto:8
Harry Potter e in principe mezzo-sangue
Ron va con una perchè gli piace Hermione, Hermione va con un'altro perchè è gelosa, ad Harry piace Ginny la sorella di Ron ma a Romilda piace Harry così cerca di sedurlo con una pozione che però viene accidentalmente bevuta da Ron, a Lumacorno, il nuovo professore di pozioni, piace Harry ma non in quel senso, almeno credo, comunque lui da a Ron l'antidoto contro il filtro d'amore, peccato che qualcuno odi Silente ed a Lumacorno piaccia l'alcool, per colpa del vino RonRon quasi ci rimette le penne.
Insomma muore Silente a cui piaceva Harry, stavolta nel primo senso viste le tendenze di sponda del preside, ma tutto finisce comunque bene tra limonate e burrobirre.
"Questi libri insegnano ai ragazzi come entrare nella stregoneria e diventare stregoni o maghi"
-la Religione Cristiana Tutta su Harry Potter-
...oddio di questo passo i film di Harry Potter insegneranno ai ragazzi come entrare da qualche altra parte..
Voto:6.25
Terminator Salvation
ogni 5 secondi cannoni da assedio sventrare spazio con un accordo tam-tuuumb ammutinamento di 500 echi per azzannarlo sminuzzarlo sparpagliarlo all’infinito nel centro di quei tam-tuuumb spiaccicati (ampiezza 50 chilometri quadrati) balzare scoppi tali pugni batterie tiro rapido Violenza ferocia regolarità questo basso grave scandere gli strani folli agitatissimi acuti della battaglia Furia affanno orecchie occhi narici aperti attenti forza che gioia vedere udire fiutare tutto tutto tara-tatatata delle mitragliatrici strillare a perdifiato sotto morsi schiaffffi traak-traak frustate pic-pac-pum-tumb bizzzzarrie salti altezza 200 m della fucileria Giù giù in fondo all’orchestrastagni diguazzare buoi buffali pungoli carri pluff plaff impennarsi di cavalli flic flac zing zing sciaaack ilari nitriti iiiiii scalpiccii tintinnii 3 battaglioni bulgari in marcia croooc-craac [LENTO DUE TEMPI] Sciumi Maritza o Karvavena croooc craaac grida degli ufficiali sbataccccchiare come piattttti d’otttttone pan di qua paack di là cing buuum cing ciack [PRESTO] ciaciaciaciaciaak su giù là là in-torno in alto attenzione sulla testa ciaack bello Vampe vampe vampe vampevampe vampe vampe ribalta dei forti die-vampe vampetro quel fumo Sciukri Pascià comunica telefonicamente con 27 forti in turco in tedesco allò Ibrahim Rudolf allô allô attori ruoliechi suggeritori scenari di fumoforeste applausi odore di fieno fango sterco non sento più i miei piedi gelati odore di salnitro odore di marcioTimmmpani flauti clarini dovunque basso alto uccelli cinguettare beatitudine ombrie cip-cip-cip brezza verde mandre don-dan-don-din-béèé tam-tumb-tumb tumb tumb-tumb-tumb-tumb Orchestra pazzi bastonare professori d’orchestra questi bastonatissimi suooooonare suooooonare Graaaaandi fragori non cancellare precisare ritttttagliandoli rumori più piccoli minutissssssimi rottami di echi nel teatro ampiezza 300 chilometri quadrati Fiumi Maritza Tungiasdraiati Monti Ròdopi ritti al-ture palchi loggione 2000 shrapnels sbracciarsi ed esplo-dere fazzoletti bianchissimi pieni d’oro Tumb-tumb 2000 granate protese strappare con schianti capigliature tenebre zang-tumb-zang-tuuum-tuuumb orchestra dei rumori di guerra gonfiarsi sotto una nota di silenziotenuta nell’alto cielo pallone sfericodorato sorvegliare tiri parco aerostatico Kadi-Keuy .
Filippo Tommaso Marinetti
Voto: 4 (ma un bel 9 all'insostituibile ed inimitabile Schwarzy e alla sua unica scena)
martedì 4 agosto 2009
Danzig - Danzig
Di solito non ho mai recensito “vecchi” dischi, che non facessero parte del mio bagaglio musicale, quindi diciamo che con questo omonimo debutto dei Danzig, ho deciso di dare una piccola svolta alle mie recensioni. Siamo nel 1988 e Glenn Danzig, ex cantante di band come Misfits e Samhain, decide di tagliare con l’horror punk che lo aveva sempre contraddistinto e buttarsi a capofitto in un hard rock, estremamente debitore dei Black Sabbath (“Evil Thing”, “Mother”) quanto del metal più oscuro (in “Twist Of Cain” addirittura troviamo un James Hetfield a fare da corista), aggiungendo una componente horror, come nei suoi precedenti lavori. Con lui troviamo John Christ, Eerie Von, già nei Rosemary’s Babies e nei Samhain ed infine Chuck Biscuits, batterista proveniente da D.O.A., Black Flag e Circle Jerks. “Danzig” rappresenta quindi probabilmente un punto di svolta nella musica metal, dove una serie di artisti punk cominciano a suonare hard rock dalle atmosfere macabre, portando suoni a metà tra punk e metal che influenzeranno con il tempo gente del calibro di Black Label Society e Type O Negative. Una pietra miliare dell’horror-punk.
Voto:8,5/10
domenica 2 agosto 2009
Circa Survive - Juturna
Equal Vision Records
Genere: Nu-Emo/Alternative Rock
Raccomandato Se Vi Piace: This Day Forward, Dredg, Dance Gavin Dance, The Sound Of Animals Fighting
Prendete uno dei gruppi più sottovalutati della prima scena screamo-pop, i This Day Forward, e uno dei migliori cantanti usciti proprio sul finire di quella prima ondata, ovvero Anthony Green dei Saosin. Ora mischiate il tutto, assieme ad un condimento a base di Dredg, e quello che avrete saranno i Circa Survive. Questo full-lenght di debutto (preceduto dall’EP di tre pezzi “The Inuit Sessions”) è un disco di quelli da sentire e risentire, per capirlo bene e a fondo: le ritmiche dei pezzi sono più complesse di quanto sembrino in apparenza (risultando complesse quanto i brani dei già citati This Day Forward) e a volte la splendida voce di Anthony Green arriva addirittura ad integrarsi ad esse (“Holding Someone’s Hair Back”, “The Glorious Nosebleed”), assumendo fattezze al limite del femminile (“Act Appalled”). Ecco che il suono dei Circa Survive, ispirato da Dredg, primissimi Coheed And Cambria e Before Today (ora Pierce The Veil), si fa più corposo ad ogni ascolto, lasciando incantato l’ascoltatore, rapito soprattutto dalle trame melodiche del cantante, il quale si fa notare anche per i testi, sempre ispirati, che prendono spunto sia da situazioni macabre (sempre “The Glorious Nosebleed”, presa dall’omonimo racconto di Edward Gorey, che la splendida copertina di Esao Andrews, un giovane ma bravissimo artista contemporaneo che fa del surreale e del fantastico morboso la sua fonte d’ispirazione) che da “Eternal Sunshine Of The Spotless Mind” il film di Michel Gondry, che fa da ispirazione in “Meet Me At Montauk”. Un gran bel lavoro, da ascoltare ed assaporare al meglio: sicuramente un ottimo ascolto.
Voto:8/10