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martedì 2 febbraio 2010

The Used - Berth



Reprise

Genere: Screamo-Pop

Raccomandato Se Vi Piace: From First To Last, Saosin, My Chemical Romance, Silverstein

Un dvd live, dopo soli due album? E' possibile se ti chiami The Used e riesci a vendere anche questo live, che non è nulla di che ma che mi fa godere da matti quando ride su “Take It Away” per prendere in giro Gerard Way. Ribadisco, nulla di che da scaricare. Da guardare è un altro paio di maniche però.

Voto:5/5

mercoledì 6 gennaio 2010

LoveHateHero - White Lies



Ferret Records


Genere: Screamo-Pop/Pop Punk

Raccomandato Se Vi Piace: I Am Ghost, Four Letter Lie, Blessthefall, Greeley Estates

“White Lies” è il classico album totalmente innocuo. Trattasi infatti di screamo-pop “banalmente volgarizzato” (condisco il termine di virgolette perché so benissimo che accostare volgarizzato a screamo-pop è un po’ antitetico) dal nuovo pop-punk stile All Time Low et similia, che se per un gruppo al debutto, un accostamento del genere è quanto di più simile alle unghie sulla lavagna (vedi Four Letter Lie), quello creato dai Lovehatehero (al secondo lavoro qui, dopo il buon “Just Breathe”) è un disco assolutamente gradevole, dove più di una canzone potrebbe rimanervi in mente per tutta la giornata (“Amity”, “Red Dress”, “Of Sound And Fury”). Un disco quindi finto alternativo con la scritta POP marchiata a freddo sul retro del cd. Ma alla fine che ci importa, lunga vita al poserismo che almeno ci fa sorridere.

Voto:6,5/10

sabato 31 gennaio 2009

Endwell - Homeland Insecurities

Victory Records

Genere: Screamo-pop/Hardcore

Raccomandato Se Vi Piace: Ligeia, It Prevails, Four Letter Lie, Our Last Night

Mi prendo una sana pausa dal tour BVOODAL (che finirà almeno per ora con la prossima recensione), per parlare di un po’ di musica poserona. Ogni tanto questa roba fa bene ascoltarla, perché magari nell’immondizia qualcosa di buono si può trovare. E qua gli Endwell cominciano pure decisamente bene, tirando fuori un’apertura di cd promettentissima (“The End”) potente e violenta, sembrano gli It Prevails; purtroppo poi entra in gioco il fattore voce melodica, che rovina tutto quanto. Come già successo per i colleghi Four Letter Lie (il cui cd “Let Your Body Take Over” era fatto decisamente male), anche i poveri (e giovanissimi, dato che all’uscita di questo cd, tutti i membri della band erano sotto i 20 anni) Endwell il loro “Homeland Insecurities” non convince appieno, anzi alcune canzoni lasciano decisamente l’amaro in bocca (“I’m Frozen And You’re Dead”, “Four Letter Words”, “Drowning (One Last Breath)”). Un paio di canzoni invece convincono decisamente, soprattutto la titletrack e “A Taste Of Everest” dove la voce melodica, fa decisamente la sua porca figura assieme a “Fever White” in cui è indiscussa protagonista. Un lavoro dignitoso per una band così giovane, ma ancora parecchio acerbo per competere con gli altri nomi della stessa scena (tranne con i Four Letter Lie, a cui mangiano praticamente in testa). Ah, copertina bellissima tra le altre cose.

Voto:5,5/10

giovedì 25 dicembre 2008

Secret Lives Of The Freemasons - This Was Built To Dance

Astro Magnetics

Genere: Emocore/Screamo-pop

Raccomandato Se Vi Piace: Glassjaw, Finch, A Static Lullaby, A Day To Remember, Four Letter Lie

Usciti sulla Astro Magnetics, succursale di Geoff Rickly (Thursday, United Nations) della Eyeball Records, questi Secret Lives Of The Freemasons, oltre al nome magnifico, si fanno notare per aver creato un album screamo-pop, memore degli insegnamenti di ottime band come Glassjaw e Finch, spingendo quindi la formula nota al grande pubblico, nella direzione più qualitativamente giusta. Ebbene, purtroppo per i Secret Lives la strada intrapresa in “This Was Built To Make You Dance”, è particolarmente derivativa: la voce di Brien Worsham, è veramente similissima a quella di Daryl Palumbo (Glassjaw, Head Automatica, United Nations), non solo come timbro (che in realtà, differisce un pochino) ma anche come cambi di tonalità e il passaggio urlato-voce è più o meno lo stesso. Detto questo però voglio ricordare che l’album di cui sto parlando, è abbastanza notevole: sì ok, i Secret Lives sono più o meno dei cloni dei già citati Glassjaw e Finch, ma ottimamente ben riusciti. Basta prendere “It Only Took A Whisper”, per capire che la band fa un perfetto mix dei due gruppi per creare un sound ben calibrato tra melodia e violenza, lontani anni luce da quel fake screamo pop che propina gente come Alesana o Four Letter Lie. Se amate i gruppi da me citati, direi che assolutamente dovete dare un opportunità a questa band: copiano, copiano, ma alla fine, come si diceva dei Mineral a suo tempo, anche loro lo fanno al meglio.

Voto:7/10